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Pittule: il piatto tradizionale per eccellenza del Salento

Il Salento – terra di mare ma anche di tradizioni, cultura e storia – indossa il profumo delle pittule, il più tradizionale piatto tipico, tramandato dalle nonne fino a noi.
È una ricetta talmente semplice da sembrare quasi banale ma che testimonia come, anche in tempi di ristrettezze economiche, i nostri virtuosi antenati tiravano fuori dal cappello l’ennesima magia, con ingredienti semplici e facilmente reperibili perché frutto della terra rossa che tanto amavano.

La tradizione vuole che vengano preparate per ogni vigilia di festa (di solito durante l’invernata) ma oggi, le pittule son state talmente valorizzate da poterne godere anche durante l’estate, quando si preparano per la gioia dei turisti.

Sulle origini, non abbiamo molti dati. D’altronde anche in altre regioni vengono preparate (con nomi legermente diversi: pettole, pittole, etc), anche se da qualche anno le pittule salentine sono inserite nel PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e quindi riconosciute ufficialmente come patrimonio gastronomico del Salento.

La ricetta delle pittule è molto semplice: mezzo litro di acqua calda, mezzo kilogrammo di farina e un cubetto di lievito. Basta sciogliere il lievito nell’acqua calda e impastare il tutto – rigorosamente a mano – finché il composto non risulta morbido e appiccicoso. A quel punto si copre l’impasto e lo si lascia lievitare un paio d’ore in un luogo caldo, finché avrà triplicato il suo volume. A quel punto, si prepara un pentolone fondo con abbastanza olio per friggere e si versa il composto in formato tipo pallina con il cucchiaio bagnato di acqua o con le mani. Le pittule devono galleggiare nell’olio e quando ben dorate, sono pronte per essere scolate dall’olio in eccesso su carta assorbente,

Le varianti sono migliaia, basta un po’ di fantasia: col cavolfiore, con le olive, col baccalà, alla pizzaiola, con il peperone (meglio ancora con i paparussi allu vasu), con i gamberi e con qualsiasi cosa commestibile si abbia a disposizione. Ad ognuno, il suo gusto.

 

Le Scalelle – Ristorante Torre Vado

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